Nel pigro moto dei cieli
la stagione si mostra: al vento nuova,
al mandorlo che schiara
piani d'ombra aerei
nuvoli d'ombre e biade:
e ricompone le sepolte voci
dei greti, dei fossati,
dei giorni di grazia favolosi.
Ogni erba dirama,
e un'ansia prende le remote acque
di gelidi lauri ignudi iddii pagani;
ed ecco salgono dal fondo fra le ghiaie
e capovolte dormono celesti.
Salvatore Quasimodo. Acque e terre (1920-1929) in Tutte le poesie.
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